di Stefano Serafini *
Il mostruoso progetto di costruire un grattacielo di 403 metri nel centro di S. Pietroburgo, in Russia, è stato cancellato da un ukaz presidenziale (http://rt.com/politics/gazprom-skyscraper-moved-petersburg/).
Secondo il quotidiano The Guardian, la società incaricata di realizzare lo Okhta Centre, la multinazionale RMJM con base in Scozia, naviga in cattive acque. Il giornale sottolinea la relazione esistente tra questa compagnia e l'economia finanziaria fasulla giunta alla crisi. Poiché la notizia è di un mese fa (http://www.guardian.co.uk/artanddesign/2010/nov/21/will-alsop-rmjm-fred-goodwin), viene da chiedersi se non esista un rapporto tra la decisione di Medvedev di bloccare il progetto pietroburghese (una scelta politica eccellente, peraltro, davanti al pubblico russo e internazionale, e un grande guadagno d'immagine), e il declino finanziario della RMJM.
Secondo il quotidiano The Guardian, la società incaricata di realizzare lo Okhta Centre, la multinazionale RMJM con base in Scozia, naviga in cattive acque. Il giornale sottolinea la relazione esistente tra questa compagnia e l'economia finanziaria fasulla giunta alla crisi. Poiché la notizia è di un mese fa (http://www.guardian.co.uk/artanddesign/2010/nov/21/will-alsop-rmjm-fred-goodwin), viene da chiedersi se non esista un rapporto tra la decisione di Medvedev di bloccare il progetto pietroburghese (una scelta politica eccellente, peraltro, davanti al pubblico russo e internazionale, e un grande guadagno d'immagine), e il declino finanziario della RMJM.