A giudicare dal rendering del progetto di “restauro” della Piazza di Sabaudia, una delle piazze più importanti del Novecento italiano, sta per essere compiuto un nuovo sacrificio alla volgarità banale della moda, sulla scia di tante altre menomazioni degli spazi urbani italiani soggetti al malgusto di tecnici e amministratori. Il nuovo arredo urbano (ma così nuovo da parere uguale a quello di centinaia di altre piazze italiane deturpate) ridefinisce con pali e tende da centro commerciale uno spazio di cui lo stesso Pier Pasolini riconobbe la dignità umana e paleoindustriale.
Si pretende di rendere contemporaneo – cioè consumista – uno spazio la cui profonda poesia risiede invece proprio nell’incantata impermeabilità al totalitarismo dell’immagine. La Piazza di Sabaudia, sul crinale ambiguo del Razionalismo Italiano posto tra umanità e iper-realtà, proprio come la città seduta tra il mare e la terraferma, e la sua storia incastonata tra il sogno civile e la barbarie politica, è una trincea. Se verrà espugnata avremo perso un altro pezzo d’Italia.
Mercoledì 13 ottobre 2010, alle ore 11,00, si è svolta presso la sede di Italia Nostra Roma-Lazio la conferenza stampa sulle vicende collegate al progetto di “riqualificazione” della piazza del Comune di Sabaudia. All’incontro con la stampa hanno partecipato Cesare Crova (Presidente Regione Lazio Italia Nostra), Ebe Giacometti (Consigliere Nazionale Italia Nostra), prof. Giorgio Muratore (Facoltà Architettura – La Sapienza, Roma), dr. Stefano Serafini (Direttore Gruppo Salingaros), rappresentanti del Movimento di Cittadini Sabaudia per Sabaudia e rappresentanti dei commercianti della cittadina.
Nell’incontro Italia Nostra ha dato voce alle migliaia di firmatari dell’APPELLO in corso di sottoscrizione che ribadisce la necessità di garantire a Sabaudia un restauro conservativo che restituisca alla piazza del Comune la sua bellezza originale, riscattando il suddetto spazio urbano da abusi stratificatisi negli anni.
Italia Nostra chiede al Ministero dei Beni culturali:
1) Di riconsiderare il parere espresso dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della provincia di Latina in sede di conferenza di servizi del 19.03.2010. Nel parere non è prescritta l’eliminazione totale della scala abusiva, né il cambiamento di quote del piano stradale, né l’utilizzo di materiali rispettosi del progetto originale.
2) Di sottoporre il progetto al Consiglio Superiore per i Beni Culturali del Mibac per ottenere un parere di merito sull’importanza culturale nazionale di “Sabaudia, città di Fondazione” .
Italia Nostra Regionale Lazio chiede al Governatore della Regione Lazio Renata Polverini di riconsiderare il finanziamento al Comune di Sabaudia di ca. 2.000.000 di euro per questo progetto di cosiddetta “riqualificazione” della piazza. In tempi di “crisi” siamo sicuri che il Governatore del Lazio saprà valutare o meno la congruità dei suoi investimenti.
La Piazza di Sabaudia, sul crinale ambiguo del Razionalismo Italiano posto tra umanità e iper-realtà, proprio come la città seduta tra il mare e la terraferma, e la sua storia incastonata tra il sogno civile e la barbarie politica, è una trincea. Se verrà espugnata avremo perso un altro pezzo d’Italia.
Si pretende di rendere contemporaneo – cioè consumista – uno spazio la cui profonda poesia risiede invece proprio nell’incantata impermeabilità al totalitarismo dell’immagine. La Piazza di Sabaudia, sul crinale ambiguo del Razionalismo Italiano posto tra umanità e iper-realtà, proprio come la città seduta tra il mare e la terraferma, e la sua storia incastonata tra il sogno civile e la barbarie politica, è una trincea. Se verrà espugnata avremo perso un altro pezzo d’Italia.
Stefano Serafini
Direttore del Gruppo Salìngaros
Direttore del Gruppo Salìngaros
COMUNICATO STAMPA
Mercoledì 13 ottobre 2010, alle ore 11,00, si è svolta presso la sede di Italia Nostra Roma-Lazio la conferenza stampa sulle vicende collegate al progetto di “riqualificazione” della piazza del Comune di Sabaudia. All’incontro con la stampa hanno partecipato Cesare Crova (Presidente Regione Lazio Italia Nostra), Ebe Giacometti (Consigliere Nazionale Italia Nostra), prof. Giorgio Muratore (Facoltà Architettura – La Sapienza, Roma), dr. Stefano Serafini (Direttore Gruppo Salingaros), rappresentanti del Movimento di Cittadini Sabaudia per Sabaudia e rappresentanti dei commercianti della cittadina.
Nell’incontro Italia Nostra ha dato voce alle migliaia di firmatari dell’APPELLO in corso di sottoscrizione che ribadisce la necessità di garantire a Sabaudia un restauro conservativo che restituisca alla piazza del Comune la sua bellezza originale, riscattando il suddetto spazio urbano da abusi stratificatisi negli anni.
Italia Nostra chiede al Ministero dei Beni culturali:
1) Di riconsiderare il parere espresso dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della provincia di Latina in sede di conferenza di servizi del 19.03.2010. Nel parere non è prescritta l’eliminazione totale della scala abusiva, né il cambiamento di quote del piano stradale, né l’utilizzo di materiali rispettosi del progetto originale.
2) Di sottoporre il progetto al Consiglio Superiore per i Beni Culturali del Mibac per ottenere un parere di merito sull’importanza culturale nazionale di “Sabaudia, città di Fondazione” .
Italia Nostra Regionale Lazio chiede al Governatore della Regione Lazio Renata Polverini di riconsiderare il finanziamento al Comune di Sabaudia di ca. 2.000.000 di euro per questo progetto di cosiddetta “riqualificazione” della piazza. In tempi di “crisi” siamo sicuri che il Governatore del Lazio saprà valutare o meno la congruità dei suoi investimenti.
La Piazza di Sabaudia, sul crinale ambiguo del Razionalismo Italiano posto tra umanità e iper-realtà, proprio come la città seduta tra il mare e la terraferma, e la sua storia incastonata tra il sogno civile e la barbarie politica, è una trincea. Se verrà espugnata avremo perso un altro pezzo d’Italia.
Nessun commento:
Posta un commento